Noi e il riso

8 regole per non sprecare il cibo

18 Gennaio 2018

Coltiviamo il riso prendendoci cura di ogni singolo chicco e questa attenzione ci fa essere molto scrupolosi anche riguardo il tema dello spreco di cibo. Anche se non siamo degli estremisti, sappiamo che ogni granello di riso buttato è una mancanza di rispetto nei confronti del pianeta che ci ha permesso di farlo arrivare fino alla vostra tavola. Ecco perché cerchiamo di gestire gli alimenti che acquistiamo nel modo migliore per evitare di doverli sprecare.

1) Fate la lista della spesa

Quando andate al supermercato, per evitare di comprare alimenti che avete già, tenete un block notes o una lavagnetta in cucina e scrivete, di volta in volta, cosa è finito e cosa è da ricomprare. Prima di uscire, controllate in frigorifero e in dispensa e fatevi un’idea, anche abbastanza generica, sugli abbinamenti possibili e le ricette per la settimana. Vedrete che butterete meno cibo (e meno soldi).

2) Il riso non si butta

Sì, è vero. Siamo sensibili all’argomento, il riso non si spreca (anche la pasta, certo). Se gli stomaci dei vostri commensali sono pieni e il primo avanza in pentola, riponetelo dentro un contenitore per alimenti e conservatelo in frigorifero per un paio di giorni. In rete trovate centinaia di ricette per cucinare gli avanzi, fate una breve ricerca su Google digitando “riso al salto” o “frittata di pasta” e il gioco è fatto.

3) Capitolo verdura

Quando puliamo la verdura tendiamo a buttare anche molte parti commestibili che consideriamo degli scarti. La buona notizia è che molte di esse, per esempio i gambi dei carciofi, potrebbero trasformarsi in una risorsa inaspettata. Seguite la food blogger Lisa Casali, famosa per le sue ricette antispreco, e scoprite come recuperare ad arte le parti fibrose degli asparagi o le foglie del sedano che avete sempre gettato nella spazzatura.

4) Capitolo frutta

Idem come sopra. Diamo spesso anche la frutta per scontata, ma buttarla è proprio un peccato. Prima di farlo perché la troviamo insipida o troppo matura, pensiamo alle ricette alternative con le quali potremmo trasformare un alimento che non ci fa impazzire in un capolavoro. Centrifugati, torte, crostate, frutta cotta o caramellata, strudel, spremute, confetture e marmellate. Vedete? Avete solo l’imbarazzo della scelta.

5) Freezer

Per evitare gli sprechi alimentari bisogna imparare a conservare e, a questo proposito, il freezer è il nostro alleato più prezioso. Se avete cucinato troppa zuppa, porzionatela dentro i vostri contenitori ermetici (se non li avete, acquistatene qualcuno subito!) e conservateli nel congelatore.

6) Dispensa mon amour

Anche il cibo che conservate in dispensa deve essere riposto tra gli scaffali con una certa logica. Mettete in bella vista le confezioni prossime al deterioramento e dietro quelle con una data di scadenza meno recente. Non dimenticatevi di chiudere con una molletta i pacchi già aperti per non perdere la fragranza dei prodotti e, se siete degli accumulatori seriali di cibo, ripromettetevi di fare una pulizia periodica per evitare accumuli.

7) Date di scadenza

A proposito di date, controllate la scadenza degli alimenti al momento dell’acquisto. Spesso, infatti, i prodotti in offerta lo sono perché prossimi al deterioramento. Nulla di male, anzi, ma tenete conto che dovrete mangiare quei cibi entro 48 ore al massimo.

8) Questione di equilibrio

Usate la testa. È vero che scegliere le confezioni famiglia al supermercato consente di risparmiare parecchio sulla spesa, ma è altrettanto vero che aprire un pacco gigante può essere un rischio. Parte del prodotto potrebbe essere buttato per inutilizzo o per una conservazione poco accurata. Forse, a volte, è meglio scegliere una monoporzione di gnocchi usata saggiamente che una confezione da 10 fatta ammuffire in frigorifero.

Essere così a contatto con la terra da generazioni ci ha reso responsabili nei suoi confronti. Sappiamo che le piccole abitudini quotidiane fanno la differenza. Noi ne abbiamo adottate otto.

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